domenica 9 gennaio 2011

Oggi sono stata cattiva



(Una galleria d'immagini dedicata a donne che amano soffrire)





Oggi sono stata cattiva






Estasi







Ritorno a casa






Appartenenza






Uscire con Lui






Legata per Lui






Esposta in piscina






Vieni qui, baby






Non lo farò più, Padrona





Che cosa mi farai ora, Padrone?







Attesa
 





(stasera avevo bisogno di essere punita)






Frustare prima dell'uso






Al guinzaglio, in cerca di un padrone







Casalinga






Oggi sono stata cattiva



(Una galleria d'immagini dedicata a donne che amano soffrire)





Oggi sono stata cattiva






Estasi







Ritorno a casa






Appartenenza






Uscire con Lui






Legata per Lui






Esposta in piscina






Vieni qui, baby






Non lo farò più, Padrona





Che cosa mi farai ora, Padrone?







Attesa
 





(stasera avevo bisogno di essere punita)






Frustare prima dell'uso






Al guinzaglio, in cerca di un padrone







Casalinga







sabato 8 gennaio 2011

Il mestiere più @ntico del mondo

«Il mestiere più @ntico del mondo», che è anche il titolo di un libro edito da Bur (da oggi in libreria), è il più nuovo. Alessandro Calderoni, voce di Radio Montecarlo e fondatore di Estrema Mente, pool di giornalisti investigativi, ha fatto una full immersion nel mondo della prostituzione universitaria e pescato nel magma della rete decine di messaggi che disegnano le trasformazioni del sesso a pagamento. Sempre più incorporeo e bidimensionale. Il risultato è un’inchiesta giornalistica, tra dati e storie raccontate. Vi anticipiamo quella di Debora, 22 anni, studentessa a Venezia.










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Schiave sessuali nella terra della libertà


INCHIESTA

Più di 100 mila ragazzine rapite ogni anno nell'Europa dell'Est e in Messico vivono segregate in quartieri insospettabili di Los Angeles, Atlanta, Chicago. Così l'America scopre che il traffico di esseri umani ha messo radici nelle sue metropoli


di Peter Landesman


La casa al 1212 di West Front street, a Plainfield, New Jersey, è un classico degli anni Cinquanta, con il tetto in ardesia, le finiture bianche e lo stile vagamente vittoriano. Il quartiere pieno di alberi è simile a mille altri quartieri abitati dalla middle-class. Le bandiere a stelle e strisce del Columbus Day sventolano dalle finestre e fuori dai portici. L'edificio si trova fra due negozi di alimentari e una cartoleria. Sulla porta del Superior Foods è appeso un cartello della polizia di Plainfield: "I quartieri sicuri salvano vite". Il padrone del negozio, che vuole rimanere anonimo, racconta di non aver mai notato nulla di strano in quella casa. E di non aver mai sentito nulla. Dave Mirandi, il ragazzo che sta al bancone del West Side Convenience, sostiene invece di aver visto le ragazze, più o meno una volta alla settimana. Compravano bibite e caramelle e poi tornavano subito a casa. Erano sempre diverse, e molto giovani. Non hanno mai chiesto aiuto. C'erano macchine che si fermavano davanti alla casa, di giorno e di notte. Decine di uomini andavano e venivano. "Ma nessuno sapeva cosa stava succedendo là dentro", si giustifica Mirandi. E nessuno ha mai chiesto niente. Nel febbraio 2002, dopo una soffiata, gli agenti federali hanno fatto irruzione nella casa, aspettandosi di trovare immigrate clandestine ingaggiate come prostitute. Hanno trovato quattro ragazzine fra i 14 e i 17 anni. Tutte messicane e senza documenti. Ma non erano prostitute. Erano schiave del sesso. "Dopo essere stato nei Marines pensavo di aver visto di tutto", dice Mark J. Kelly, agente speciale dell'Immigration and Customs Enforcement (il braccio investigativo del Dipartimento di Sicurezza), "ma questa è stata un'esperienza allucinante". Kelly e gli altri agenti hanno paragonato quella squallida casa all'equivalente delle navi negriere del XIX secolo, con bagni lerci e senza porte, materassi putridi e bottiglie di plastica pieni di TK liquido: un pesticida che, ingerito, provoca un aborto spontaneo. Le ragazze erano pallidissime, esauste e malnutrite. Una di loro ha raccontato che gli agenti si erano appena persi "la notte giovane", con ragazzine dai 10 ai 13 anni. L'edificio al 1212 di West Front street è una delle decine di case e appartamenti nell'area metropolitana di New York (e Los Angeles, Atlanta e Chicago) dove minorenni e ragazze provenienti da decine di Paesi diversi, vengono vendute e tenute in cattività. La maggior parte di loro - partite dall'Europa dell'Est o dall'America Latina - vengono portate negli Stati Uniti passando dal Messico: i suoi confini spesso anarchici e "porosi" e le reti di trafficanti criminali, lo hanno trasformato infatti nel principale polo di smistamento di schiave sessuali destinate agli Stati Uniti. Le ragazze vengono "affittate" per fare sesso veloce, anche solo 15 minuti, dozzine di volte al giorno. A volte vengono vendute direttamente ad altri trafficanti o organizzazioni criminali. Non guadagnano un soldo, non c'è nulla di lontanamente volontario in quello che fanno, e se cercano di scappare, spesso finiscono per essere uccise. Non era esattamente quello che aveva in mente il presidente Bush quando, davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 23 settembre, ha accennato al traffico sessuale definendolo un "male terrificante, una vergogna di brutalità e paura che vale milioni di dollari", un flagello globale alla pari dell'Aids. Influenzata da una coalizione di organizzazioni religiose, dal nucleo evangelico dei suoi elettori e dalla convinzione dei suoi stessi membri, l'amministrazione Bush ha affermato che ogni governo dovrebbe partecipare alla lotta contro il commercio globale di schiavi sessuali. Ma se il Dipartimento di Stato dichiara che ogni anno sono 800.000 le persone costrette a oltrepassare i confini internazionali contro la propria volontà, gli esperti e i funzionari del governo sono convinti che sono molte di più. "Ci sono più persone ridotte in schiavitù oggi di quante non ne siano state portate via dall'Africa nei 350 anni di commercio degli schiavi", sostiene Kevin Bales, presidente di "Free the Slaves", la più grande organizzazione americana contro la schiavitù. E le vittime oggi sono per lo più donne e bambini, precisa, destinati al mercato del sesso. Seguono i percorsi più vari: le ragazze del sud-est asiatico alimentano i sex club giapponesi; le ucraine finiscono in Israele; le donne del blocco orientale foraggiano i locali ungheresi, francesi e inglesi. Negli Stati Uniti in base al Protect Act divenuto legge quest'anno, commette reato chiunque entri negli Stati Uniti, o chiunque si rechi all'estero, allo scopo di fare del turismo sessuale che coinvolga dei bambini. Le pene sono decisamente severe: fino a 30 anni per ciascun reato. Peccato che questa legge riguardi soprattutto quello che accade fuori dai confini Usa, mentre quasi in sordina gli Stati Uniti sono diventati uno dei principali Paesi importatori di schiavi sessuali. Nel 2001, la Cia ha calcolato un traffico annuale fra 50.000 e 100.000 donne, bambine e ragazzini introdotti illegalmente nel Paese e costretti a prostituirsi. Nel 2002, il Dipartimento di Stato ha ridotto il numero a 20.000. Ma secondo gli esperti la realtà è di gran lunga peggiore. "Dovevamo abbassare la cifra per non fare la figura dei cattivi", spiega Laura Lederer, consulente sui traffici sessuali del Dipartimento di Stato. Secondo lei e i suoi colleghi il dato reale è per lo meno di 100.000 persone all'anno, ma potrebbe arrivare anche a 200.000: cioè il quadruplo del traffico sessuale in Cambogia e paragonabile al flusso della Thailandia, i due Paesi più frequentemente associati allo sfruttamento sessuale.






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Un gioco BDSM interessante: il controllo dell'orgasmo (orgasm control)

Uno dei giochi BDSM più interessanti da provare con la propria partner è il Controllo dell'orgasmo (Orgasm control): far godere la propria donna, lasciarla arrivare sulla soglia dell'orgasmo, e poi impedirle di di godere (Negazione dell'orgasmo, o Orgasm denial).

Questo tipo di gioco ha molte varianti: il soggetto a cui si nega l'orgasmo (Sub) può essere sia un uomo sia una donna, ed anche il soggetto dominante (Dom) può essere sia un uomo sia una donna.

La negazione dell'orgasmo può essere un semplice gioco, per coppie in cerca di sensazioni diverse, oppure una tecnica da usare per approfondire un rapporto di dominazione (rapporto Master/Slave).

Per evitare irritazioni, prima di cominciare il gioco la vagina e la vulva della donna devono essere abbondantemente lubrificate con un gel vaginale.

Ovviamente, le manette sono un optional: l'importante è usare una soluzione (bracciali con velcro, ecc.) che vi permetta di fermare comodamente la vostra donna quando sta per godere. In un altro dei giochi più comuni di negazione dell'orgasmo, la donna non si può toccare da sola, ed è l'uomo che la fa godere con le sue dita o con un vibratore (o con tutti e due).


Ecco alcuni suggerimenti:

  • prima di cominciare il gioco, la donna deve essere già ben eccitata (a voi la scelta del sistema);
  • le prime volte che fate questo gioco, non negate mai l'orgasmo alla vostra donna per più di tre o quattro volte di seguito; altrimenti, lei potrebbe perdere completamente l'eccitazione e l'interesse per il gioco.

Se si va al di là del semplice gioco erotico di coppia, se si partecipa a un vero rapporto Master/Slave, la negazione dell'orgasmo è una pratica molto interessante, perchè:
  • permette al master di capire a fondo le esigenze e i ritmi sessuali della sua slave;
  • accentua la dipendenza sessuale della slave dal suo master (inutile dire che una slave non può mai godere senza il permesso del suo master).

Se siete in un vero rapporto Master/Slave, e decidete di praticare spesso, a livello avanzato, la pratica della negazione dell'orgasmo, ecco alcuni consigli:

  • quando date alla slave il permesso di godere, fate un gesto (ad esempio, stringerle i capezzoli, o pizzicarle i fianchi) che lei assocerà all'orgasmo; potrete così darle il permesso di godere semplicemente compiendo il gesto convenuto;
  • dopo le sessioni iniziali, di allenamento, in almeno il 50% delle sessioni non concedete mai alla vostra slave il permesso di godere dopo averla portata alla soglia dell'orgasmo; questo sarà per lei molto frustrante, ma rafforzerà il vostro rapporto, ed il vostro potere su di lei (anche se c'è il rischio che lei abbandoni il sesso BDSM e si cerchi un uomo che la faccia godere tutte le volte);
  • volendo, potete legare la vostra slave prima della sessione (bondage); questo vi darà una maggiore sensazione di controllo.



venerdì 7 gennaio 2011

Perchè ci piace il postporno?






“C’è vita al di là del mondo normalizzato”
  Beatriz Preciado


Nella storia della lotta delle donne per la liberazione sessuale alcune problematiche hanno sempre provocato difficoltà di analisi e grandi imbarazzi. Tra queste la più controversa è indubbiamente quella sulla pornografia.

L’industria pornografica contemporanea, caratterizzata da una produzione seriale e una distribuzione su larga scala, nasce negli anni ’50 negli Stati Uniti. Nel 1953 Hugh Hefner lancia una rivista nuova, dedicata agli uomini. Nel primo numero di questa rivista compare la foto a colori di una giovane donna seminuda destinata a diventare una diva erotica del XX secolo. La ragazza è Marilyn Monroe, la rivista Playboy.

In piena guerra fredda Playboy, trasformandosi nella rivista maggiormente distribuita negli Stati Uniti (alla fine degli anni ’60 era arrivata ad avere un pubblico maschile di più di sei milioni di lettori), apportò un contributo eccezionale al cambiamento del panorama culturale e dell’immaginario sessuale maschile. Nascono con Playboy nuovi miti erotici: la ragazza della porta accanto, la coniglietta, la cameriera, la segretaria… Lo sguardo dell’uomo si insinua in una artificiosa intimità per spiare le vite surreali di donne giovanissime, chirurgicamente rimodellate e apparentemente prive di una ricerca del piacere non funzionale a quello maschile. I corpi nudi che vengono mostrati sono frutto di una ricercata architettura di genere, i canoni estetici rappresentano l’esasperazione di ciò che è considerato “femminile”: il risultato è un paradosso. Il mondo dell’immaginario pornografico è popolato di superfemmine che svolgono azioni quotidiane, come passare l’aspirapolvere o battere a macchina, e che con espressione di sorpresa e accondiscendenza soddisfano le voglie del maschio di turno.


domenica 2 gennaio 2011

Ora fammi godere!


Chi l'avrebbe mai immaginato?
Da un' inchiesta sulle lettrici di libri erotici è risultato che il 60% preferiscono trame dove le protagoniste sono donne forti e affascinanti, che seducono degli uomini fino a trasformarli in veri e propri schiavi sessualmente sottomessi.
A questo punto, non resta che pubblicare qualche immagine suggestiva.
Sono solo degli spunti ... il resto sta alla vostra fantasia!

(buona visione!)


Donna con toy boy

Non c'è bisogno di sfilarsi le scarpe per godere ... 




Donna con toy boy

Abitualo a stare sempre sotto la tua sedia,
per leccarti quando ne hai voglia ...





Donna con frustino (Dita von Teese)

Il frustino è uno strumento fondamentale
(Dita von Teese)




Seduta su di lui (facesitting)

Dopo l'addestramento,
in salotto potrai sederti su di lui anche davanti agli ospiti ...





Come insegnare al tuo uomo a lavare i piatti

E' importante insegnargli da subito a lavare i piatti ...





Seduta su di lui (cunningulus)

Se vorrai, potrai tenerlo così per ore ...





Ragazza con due toy boys

Con due uomini è meglio
(Girl and toy boys)




Come addestrare un uomo

Insegnagli da subito a stare a quattro zampe




Seduta sul tuo schiavetto (Cunningulus)

Legandolo, all'inizio otterrai risultati migliori




Come addestrare un uomo

E' importante addestrarlo
ad inginocchiarsi subito al tuo comando





Donna con schiavetto (Femdom)

E' molto più piacevole della carta igienica.





Cunningulus (Seduta su di lui)

Abitualo a farti godere con la lingua
almeno due volte al giorno ... 





Femdom (Pissing)

E' comodissimo per fare pipì,
soprattutto se non c'è un bagno a disposizione ...





Donna con schiavetto (Femdom)

E' un'ottima alternativa al bidet




Cunningulus

Anche uno schiavo a pagamento può fornire ottime prestazioni
(Plaisir Hotel, Servizi Extra per le Signore)





Per approfondire.

L’editore Borelli ha realizzato un’inchiesta interessante sugli acquirenti di libri erotici: sono donne al 65%, per il 63% di loro l’eroina ideale è una donna in carriera, seguita dalla spregiudicata e dalla disinibita. Se pensate che l’eroe sia il principe azzurro, ravvedetevi: è lo schiavo sessualmente sottomesso, che con un indice di gradimento del 60% batte di gran lunga il romantico (un misero 35%).


Al top nell’ambientazione delle fantasie erotiche c'è l’albergo di lusso (30%), ma non se la cavano male neanche ambulatori medici (27%) e prigioni (25%). La fantasia erotica più gettonata? Dominazione, manco a dirlo, (35%) seguita a lunga distanza dal sesso di gruppo (16%).