sabato 11 agosto 2012

La mia prima volta con Federica



Le chiesti di distendersi sul mio letto, abbassare le mutandine e toccarsi. Federeica eseguì, guardandomi negli occhi con aria di sfida. Si distese sul letto, abbassò le mutandine ed espose, guardandomi ogni tanto distrattamente,  il suo sesso rosato, fragrante di aromi muschiati.






Federica mi consegnò le mutandine, umide degli umori del suo sesso, e restò sul letto in attesa.








Non resistetti alla tentazione di percorrere lentamente le labbra del suo sesso rosato con le dita. Erano morbide, calde, invitanti.



Giocai più volte infilalndo le dita dentro di lei e avvicinandole alla sua bocca, perchè le leccasse avidamente.

Decisi di usare l'apertura più streatta di Federica, quella che non tutte le donne concedono, soprattutto a degli sconosciuti. Ordinai a Federica di girarsi sul letto. Lei eseguì senza somporsi.




Il suo sedere formava un ovale perfetto. Lei era lì, in attesa , misteriosa. All'inizio dovetti forzarla un pò: la cappella del mio sesso era grande. Lei gemeva in silenzio. Quando da due corpi ne nacque uno, fu bellissimo. Restai per ore giocando coi suoi seni, baciandole le orecchie ed il collo. Alla fine fu lei a farmi venire, ondeggiando con le natiche sempre più velocememente mentre ci tenevamo per le mani.

Poi mi sussurrò che doveva uscire per la pipì: indossò un collare nero di seta, con il il suo nome, e mi consegnò il capo del guinzaglio, sempre di seta. Poi si avviò verso l'ascensore dell'albergo camminando, completamente nuda,  a quattro zampe. Io la seguivo tenendo il guinzaglio.

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