giovedì 29 novembre 2012

Tre cazzi sono meglio di due



Rosa non avrebbe mai immaginato che tutto fosse così semplice. Quella sera aveva conosciuto al bar tre nuovi amici, ed avevano cominciato a parlare di sesso. Rosa confessò che uno dei suoi sogni era quello di farlo con tre uomini. Rosa capì di aver fatto un passo falso, e cominciò a sentirsi a disagio. Ma Paul, il più maturo dei tre, la fece sentire al sicuro. Le spiegò che, con un buon lubrificante e con la posizione giusta, il sesso anale poteva essere molto piacevole. Mezz'ora dopo, Rosa era a casa di Paul. L'altro uomo, Francis, era disteso sotto di lei, e Rosa stava cavalcando il suo cazzo. Nel frattempo, Paul stava lubriuicando delicatamente l'ano di Rosa con una crema dall'odore di mandorla. Rosa sentiva il suo ano sempre pi u' aperto ed elastico, lubrificato. Paul arrivo' ad infiare tre dita dentro di lei, ed a farle ruotare leggermente, senza che Rosa provasse dolore, anzi ... la cosa stava diventando piacevole. Quando il cazzo di Paul entrò nel suo ano, Rosa trattenne il respiro per un attimo. la cappella di Paul era grande,. Ora Rosa provava dolore, ma anche piacere.

Rosa cominciò a scatenarsi, cavalcando Francis, l'uomo disteso sotto di lei. La sua fica colava ... i due cazzi, nella sua fica e nel suo culo, la riempivano in un modo che non aveva mai provato prima ... e neanche immaginato. Rosa si rendeva conto che c'era un punto, dentro di lei, dove solo pochi millimetri della sua carne separavano il cazzo di Francis da quello Stephen. Quest'idea la eccitava molto.

Il terzo uomo, mise il sesso eretto all'altezza della bocca di Rosa, e la riempì senza ritegno, togliendole il respiro, togliendole la facoltà di pensare. Ora Rosa poteva solo abbandonarsi alle sensazioni che provava.

Rosa venne insieme a Francis, l'uomo disteso sotto di lei. Francis spinse tutto il suo cazzo dentro di lei, e cominciò a inondarla con il suo sperma. Il secondo a venire fu Paul. Paul la scavò, la scavò a fondo, facendole anche male. Ma Rosa non poteva, o forse non voleva, ribellarsi. Si limitò a gemere, con la bocca imbavagliata dal cazzo di Stephen, ogni volta che Paul spingeva più a fondo dentro di lei. Quando Paul venne, fu una liberazione. Rosa capì che Paul l'aveva aperta in un modo che non riusciva neanche ad immaginare.

L'ultimo a venire fu Stephen, nella bocca di Rosa, tenendola ben ferma con le mani contro la nuca, tra i capelli suoi capelli, e spingendo a fondo, senza ritegno.

Quando anche Stephen ebbe finito , i tre uomini si distesero sul letto, uno accanto all'altro, e Rosa si mise tra di loro. Lecco il cazzò di Francis, perchè era curiosa di conoscere il sapore del suo sperma, mescolato a quello dei succhi della sua fica. L'odore del sesso di Francis era buono, dolce, aromatico ....  

venerdì 16 novembre 2012

Puttana per una sera




Rosa aveva un disperato bisogno di denaro. Decise di vendersi a quell'uomo per 200 euro. Era un uomo losco, dall'aspetto sgradevole, la pelle unta. L'uomo le ordinò di presentarsi nel suo ufficio senza indossare nè mutandine nè reggiseno sotto il vestito. Solo le calze. L'uomo guidò Rosa verso un divano, e le ordinò di sfilarsi il vestito. Ora non rimaneva molto da nascondere. L'uomo spinse Rosa su un vecchio divano sgualcito e le ordinò di aprirsi le natiche con le mani. Rosa non arrossì, anzi ... fu presa da una strana eccitazione. Le gambe le tremavano. L'uomo spinse rudemente l'indice nell'ano di Rosa, a fondo, facendole male. Poi sfilò il dito, altrettanto bruscamente, e lo infilò tra le labbra di Rosa.

L'uomo le chiese: "Che sapore hai, puttana?".
"Buono", rispose Rosa, succhiandogli il dito voluttuosamente. Rosa aveva accettato la sfida. Fare la puttana per una sera non era poi così sgradevole. Il sesso di Rosa cominciava a pulsare. Ma l'uomo la prese in un altro modo ... L'uomo infilo' tutto il cazzo nel culo di Rosa, e comoncio' a pompare con forza, tenendola rudamenete per le cosce, come se fosse una vacca. E infatti ler sussurrò: "Ti piace , vacca?" Rosa lo guardo' con didgusto, ma la verità era che il suo sesso si stava  aprendo, e vibrava, dentro di lei, al ritmo dei   colpi di quel cazzo. Rosa doveva controllarsi per non mugolare di piacere  qauado i colpi di quel cazzo divennero sempre piu' incalzanti ... Ora il  sesso di Rosa era aperto, umiodo, rosso, caldo, come un fiore di serra. Come per scherzo, l'uomo infilo' un dito in quel sesso, fino in fondo. Il dito venne come risucchiato, "Puttana" le disse l'uomo. Rosa rispose com uno schiaffo. Questo non era nei patti, ma l'uomo non disse nulla. Si limito' a guardare Rosa, con ironia.

mercoledì 14 novembre 2012

Voglio una donna che ...


Voglio una donna che ... sappia essere un pò cagna e un pò bambina ...





                                                                                         (dedicato a Rosa ...)

domenica 4 novembre 2012

Manualetto BDSM: Controllo dell'orgasmo




Il controllo dell'orgasmo (orgasm control) e la negazione dell'orgasmo (orgasm denial) delle schiave sono pratiche molto comuni nel sesso BDSM. La schiava, quando ha rapporti sessuali con il padrone, prima di avere un orgasmo deve chiedere il permesso del padrone. Durante i rapporti sessuali, il padrone decide quando la schiava può avere un orgasmo, o può addirittura negarle il permesso di godere.

Dover chiedere il permesso per avere un orgasmo durante i rapporti sessuali è estremamente umiliante per la schiava, e rafforza la sua dipendenza nei confronti del padrone.

Spesso, quando la schiava implora il padrone di poter venire durante un rapporto sessuale, il padrone non le risponde semplicemente "No", ma usa termini fortemente dispregiativi, come "No, troia", oppure "Non ancora, cagna", eccetera. Può sembrare strano, ma molte donne, quando sono davvero innamorate del padrone, e molto coinvolte sessualmente, trovano questo tipo di umiliazioni verbali estremamente eccitanti.

Inutile precisare che il padrone, invece, può godere della sua schiava come e quando desidera. La schiava viene così ridotta ad un puro oggetto sessuale, un semplice strumento di piacere per il padrone.