venerdì 16 novembre 2012

Puttana per una sera




Rosa aveva un disperato bisogno di denaro. Decise di vendersi a quell'uomo per 200 euro. Era un uomo losco, dall'aspetto sgradevole, la pelle unta. L'uomo le ordinò di presentarsi nel suo ufficio senza indossare nè mutandine nè reggiseno sotto il vestito. Solo le calze. L'uomo guidò Rosa verso un divano, e le ordinò di sfilarsi il vestito. Ora non rimaneva molto da nascondere. L'uomo spinse Rosa su un vecchio divano sgualcito e le ordinò di aprirsi le natiche con le mani. Rosa non arrossì, anzi ... fu presa da una strana eccitazione. Le gambe le tremavano. L'uomo spinse rudemente l'indice nell'ano di Rosa, a fondo, facendole male. Poi sfilò il dito, altrettanto bruscamente, e lo infilò tra le labbra di Rosa.

L'uomo le chiese: "Che sapore hai, puttana?".
"Buono", rispose Rosa, succhiandogli il dito voluttuosamente. Rosa aveva accettato la sfida. Fare la puttana per una sera non era poi così sgradevole. Il sesso di Rosa cominciava a pulsare. Ma l'uomo la prese in un altro modo ... L'uomo infilo' tutto il cazzo nel culo di Rosa, e comoncio' a pompare con forza, tenendola rudamenete per le cosce, come se fosse una vacca. E infatti ler sussurrò: "Ti piace , vacca?" Rosa lo guardo' con didgusto, ma la verità era che il suo sesso si stava  aprendo, e vibrava, dentro di lei, al ritmo dei   colpi di quel cazzo. Rosa doveva controllarsi per non mugolare di piacere  qauado i colpi di quel cazzo divennero sempre piu' incalzanti ... Ora il  sesso di Rosa era aperto, umiodo, rosso, caldo, come un fiore di serra. Come per scherzo, l'uomo infilo' un dito in quel sesso, fino in fondo. Il dito venne come risucchiato, "Puttana" le disse l'uomo. Rosa rispose com uno schiaffo. Questo non era nei patti, ma l'uomo non disse nulla. Si limito' a guardare Rosa, con ironia.

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