venerdì 3 settembre 2010

Il contratto di F.


 

 

Da diversi mesi, ormai, F. ha accettato di essere la mia schiava. Come unica condizione, mi ha chiesto di essere usata solo da me, e di non essere concessa a nessun altro. Per il resto, il corpo e la mente di F., la sua bocca, le due calde aperture tra le sue gambe, sono a mia completa disposizione.


Al mattino, dopo colazione, F. si prepara per essere ispezionata. Si mette a quattro zampe su un tavolino basso, completamente nuda, con le gambe ben divaricate, in modo da esporre bene le sue due aperture. Le mie dita accarezzano ed aprono il suo sesso, coperto da una morbida peluria castana. Dopo qualche attimo, il suo sesso si apre e si bagna, con le piccole labbra gonfie, come petali di un fiore di carne. Con un dito umido di saliva, penetro a fondo il suo ano, che lei apre docilmente per me. Muovo il dito dentro di lei e lo faccio vibrare. Quando lo estraggo, dev'essere perfettamente pulito. F. sa che, altrimenti, sarà punita.


Dopo aver ispezionato le due aperture di F., infilo un grosso fallo di gomma, ben lubrificato, nella sua apertura più stretta. F. resterà così fino a sera, fino al mio ritorno, quando, dopo aver estratto il fallo artificiale, sarò io stesso ad usare l'apertura di F., ora estremamente morbida e cedevole, per il mio piacere.


Dopo essere stata riempita ed aperta dal fallo di gomma, F. resta immobile, sul tavolino, in attesa. Di solito, prima di uscire di casa uso sempre la bocca di F. Lei accoglie docilmente tutto il mio fallo, ingoiandolo completamente. Non ci vuole molto prima che il mio seme sgorghi, schizzando fino in fondo alla sua gola. Poi, F. ripulisce accuratamente il mio sesso con la sua morbida lingua da cagnetta.


Dopo essere stata usata, F. è libera di aggirarsi nuda per la casa, vestita solo del fallo di gomma che le tiene le natiche ben aperte. F. sa di non essere mai veramente libera: diverse webcam, disseminate per la casa, mi permettono di controllarla, quando lo desidero. A volte, telefono a F. per ordinarle di avvicinarsi a una delle webcam, posta all'altezza del suo bacino, di aprire il suo sesso con le dita perchè io possa esaminarlo, poi di girarsi e divaricare le natiche perchè io possa controllare la posizione del fallo di gomma infilato nel suo ano.


Se F. desidera usare il bagno, deve prima chiedermi il permesso. Quando è seduta sul water, deve tenere sempre le gambe ben aperte, in modo che io possa osservare il suo sesso con la webcam posta davanti al water. Ogni volta, F. sa che io la sto osservando. Suo malgrado, il suo sesso si inturgidisce, le piccole labbra sporgono dalla morbida peluria ... un dolce fiore di carne, uno spettacolo delizioso per il suo padrone ...


 



NdA. Le fantasie erotiche esposte in questo racconto sono proprietà privata di Mademoiselle F.

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