venerdì 12 novembre 2010

Ma si può lavorare così?


Il sito "worksafe" di Playboy: schermate sexy ma Jolanda-free per impiegati tristi



Smokingjacket

The Smoking Jacket è il nuovo sito della famiglia Playboy dedicato al lavoro ... ovvero "worksafe", accessibile in ufficio senza incorrere nei filtri aziendali, facilmente depistati e aggirati perchè le immagini sono piccantine ma sempre "nude-free". Anzi, Jolanda-free, come direbbe la Littizzetto. Quanto di più lontano dalla innocua pacchianeria sexy, datata e allegrotta delle conigliette, probabilmente messe in fuga veloce,ancora prima che dai blocchi informatici, dall'habitat aziendale: riunioni, badge magnetici e macchinette del caffè. In compenso, il portale del lavoro di casa Hefner è stracolmo di tutto il catalogo della goliardia volgar-adolescenziale tipico degli ambienti monosex maschili. Che comprendono, ahimè, non pochi uffici: persino quelli di Wall Street, si è appreso di recente. Uffici tristi, commenta Luigi Ballerini, per impiegati tristi. E a me, davvero, non viene in mente un aggettivo più adatto...



di Luigi Ballerini.


Finalmente! Come avremmo potuto altrimenti raccogliere dettagli sulla nuova bambolona dai tratti di Lady Gaga senza incappare negli odiosi filtri aziendali che bloccano i siti? E incontrare (virtualmente) Violet Doll, anche (più esplicitamente) detta Violet Erotica, così per rilassarsi giusto prima di una business review? Ci ha pensato Playboy che ha appena lanciato il suo nuovo sito ufficialmente definito ”work-safe”: TheSmokingJacket.com, con tanto di orecchiette da coniglietta dentro la O di Smoking, per non mollare un brand forte.


Sezioni esplicite quali “sex news”, “watchgirls”, “bikinis” sono garantite nude-free, e pertanto automaticamente non offensive, dal libero accesso in qualsiasi momento, soprattutto in ufficio dove pare che la compulsione che non lascia tregua spinga moltissimi a sbirciare in siti hot, anziché lavorare o al massimo coltivare i rapporti coi colleghi davanti alla vecchia macchinetta del caffè.
Un sorriso amarissimo, nasce visitando il sito. Espressioni come “She (sempre la Lady Gaga Doll) may or may not have a disco stick, but either way, she wants to ride yours”, titoli quali “How Much Would You Pay to Get Into Jenna Jameson (’s Car)?” non lasciano dubbi, e così ce ne sono a centinaia. Doppi sensi (anzi sensi unici) da caserma, volgarità banali neanche da scuola media, battute disarmanti, luoghi comuni sugli uomini e sulle donne sono il corredato di foto di ragazze che coprono qualche centimetro di epidermide con costumini ridicoli. Moralismo allo stato puro. Se non altro il sito ci permette di riconoscere come pornografica non sia la nudità in sé, quanto lo sguardo che la viviseziona e il pensiero che la ricerca ossessivamente.


Degno di nota è anche il fatto che il sito sia stato esplicitamente pensato, disegnato e proposto per chi sta lavorando, dando per scontato che non possa essere altrimenti, che il lavoro sia una condanna da cui evadere non appena possibile, se non fisicamente almeno con la testa e lo sguardo. E che l’unica alternativa sia soddisfare le pruderie. Triste e preoccupante se gli uffici sono davvero pieni di gente così. Difficile pensare che l’atteggiamento verso le colleghe possa poi avere uno stile molto diverso.
I marpioni che ci navigano, mentre sono retribuiti per fare qualcosa di più produttivo, stiano attenti però. Non solo ai controllori IT della loro azienda, ma soprattutto alle conseguenze derivanti dall’aderire davvero ad un certo tipo di visione della donna e della vita.



Fonte: JobTalk di Rossana Santonocito



Nessun commento:

Posta un commento