sabato 20 novembre 2010

Umiliata in salotto




(lui sapeva che odiavo essere esposta così durante le feste ...)


(eppure ogni volta il mio sesso si bagnava ... )


(mentre le mie parti più intime erano esposte in quel modo così umiliante, quasi fossero un prezioso oggetto d'arte, tenevo il  viso  premuto sui cuscini del divano, in modo da nascondere almeno quello alla vista degli ospiti ... potevo sentire le loro conversazioni, le loro chiacchiere ... ovviamente nessuno si  rivolgeva a me, ma spesso potevo sentire mani sconosciute accarezzarmi le natiche o il sesso ... ogni volta quel contatto mi faceva rabbrividire ...)


(durante la festa, lui non mancava mai di avvicinarsi a me, di infilare le dita nel mio sesso, e di farmi notare quanto mi ero già bagnata ...)


(io arrossivo per la vergogna, e affondavo il viso tra i cuscini del divano ... avrei voluto scomparire ...)

 


 

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